Risonanza Multiparametrica della prostata
Nell’ambito della prevenzione del tumore prostatico la diagnosi precoce tramite l’utilizzo della Risonanza Multiparametrica della prostata gioca un ruolo fondamentale e centrale.
A tal proposito vi proponiamo la lettura di questo approfondimento.
Il tumore della prostata è attualmente una delle neoplasie più frequenti nella popolazione maschile: si stima rappresenti il 20% dei tumori diagnosticati negli ultracinquantenni, con un costante e moderato aumento dei casi nel mondo occidentale. In questo ambito la diagnosi precoce, tramite indagini di screening facilmente accessibili, rappresentati dal dosaggio del PSA e dalla regolare visita urologica, giocano un ruolo primario e necessario fondamentale.
Negli ultimi anni, tuttavia, la risonanza magnetica multiparametrica della prostata ha cambiato e ancora sta rivoluzionando le prospettive diagnostiche e terapeutiche assumendo un ruolo determinante e centrale.
Essa rappresenta, ad oggi, la migliore metodica radiologica nel delineare l’anatomia della prostata e dei tessuti circostanti e nell’identificazione di lesioni neoplastiche prostatiche clinicamente significative. L’esame RM della prostata viene definito multiparametrico in relazione al fatto che vengono acquisiti multipli parametri: la Morfologia (Sequenza T2) , il profilo di Vascolarizzazione (Perfusione), la Cellularità (Diffusione). L’esame prevede l’utilizzo di apparecchiature RM di ultima generazione ad alto campo, una specifica dotazione hardware e software e, al fine di ottenere il miglior dettaglio possibile, l’acquisizione delle immagini, senza la necessità di utilizzo della bobina endorettale.
La Risonanza Magnetica Multiparametrica della prostata, tramite l’utilizzo nella refertazione del PI-RADS v2.1, può essere oggi utilizzata per identificare:
- Identificare i casi da sottoporre a biopsia , permettendo una diagnosi istologica mirata tramite l’individuazione di Target per la “Fusion-Biopsy” (Studio Precision pubblicato nel 2018 sul New England Journal of Medicine)
- Evitare la necessità di procedure invasive non indicate (valore predittivo negativo), evitando quindi biopsie quando non necessarie.
- Rivalutare i pazienti con PSA alterato e precedenti biopsie negative
- Valutare l’estensione delle neoplasie, per determinare la miglior tipologia di trattamento
nel controllo di pazienti portatori di neoplasie prostatiche poco aggressive “sorveglianza attiva” - Individuare l’eventuale presenza di recidive in caso di rialzo del PSA dopo trattamento chirurgico, radiante o farmacologico
La risonanza magnetica multiparametrica della prostata è una metodica radiologica non invasiva (non prevede l’uso di radiazioni ionizzanti) , né rischiosa, né dolorosa.
Prima dell’esame il paziente dovrà eseguire una semplice preparazione (dettagli disponibili presso il seguente link ) e la durata è di circa 30 minuti, successivamente ai quali il paziente potrà parlare con il radiologo responsabile che consegnerà il referto.
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